Con questa serie di autoritratti voglio cantare un elogio della solitudine e dell’importanza di stare con se stessi, ispirandomi all’album “Anime salve”.
Ritengo che la solitudine, scelta e cercata, sia una meravigliosa condizione di libertà, attraverso la quale ognuno può nutrire la propria individualità autentica e acquisire consapevolezza per vivere al meglio la propria esistenza e i rapporti col mondo.
Lontana da ogni distrazione e libera dai condizionamenti esterni, l’anima ritorna in contatto con il proprio istinto profondo e ritrova la concentrazione per alimentare la propria vita creativa e riflettere sulle molteplici sfumature del reale, a partire da se stessa.
Da questo punto di vista, l’autoritratto diventa scelta concettuale, strumento di narrazione e via di ricerca.
E, in questa dimensione di quiete, l’anima rinasce ciclicamente, luminosa e cangiante, e danza leggera insieme all’eterno divenire di tutte le cose.